La grande festa per i Santi

Dopo dieci mesi di lavori di restauro sulle immagini dei nostri amati Santi, l’otto luglio tutta la nostra città si è mobilitata per accogliere con la giusta partecipazione e devozione S. Emidio, S. Coma e S. Damiano.

Nella vigilia della festa si è tenuta una conferenza di presentazione delle opere restaurate presso la Chiesa Matrice dove sono intervenuti il parroco don Domenico Franceschelli; la dott. Anna Colangelo come sovrintendente ai Beni artistici della Regione Abruzzo e il rappresentante della cooperativa “Arcovaleno” di Roma, dott. Paolo Cui, che ha curato e guidato l’opera di restauro sui nostri Santi.

Il parroco, ha tenuto a sottolineare come tutta la comunità di Castel di Sangro si è mobilitata per la raccolta dei fondi per queste statue tramite la lotteria della festa patronale e le singole offerte dei fedeli; è ciò ha mostrato come il popolo è legato a questi santi.

Le immagini, ha continuato don Domenico, sono segno della fede di un popolo, una fede che in Gesù Cristo trova il punto di partenza e di arrivo, e che attraverso i Santi scopre la bellezza dell’essere cristiano e il compimento del mistero pasquale in ogni uomo, quel mistero che porta ciascuno di noi a camminare verso la santità. Perciò la devozione ai santi e le varie forme di pietà popolare devono essere mantenute vive, devono essere ben curate e guidate per una sana e corretta partecipazione al mistero cristiano.

È in queste occasioni che tanti fedeli e tanti cittadini riscoprono o almeno si avvicinano alle nostre chiese, e guardando la bellezze delle immagini e della liturgia, ci auguriamo riscoprano la bellezza dell’essere Chiesa vivente.

Anche il dott. Paolo Cui, che ha curato il restauro, parlando del lavoro svolto ha sottolineato la bellezza di queste statue: la precisione nei movimenti, nei volti, la luminosità dei colori e dell’incarnato, la preziosità nelle dorature in oro. Opere di un certo livello che come sempre hanno sottolineato la dignità e la bellezza della nostra chiesa, dove tutti i parroci arcipreti hanno dato dignità a tutte le opere che impreziosiscono la nostra Basilica.

La dott. Colangelo, della Sovrintendenza ai beni artistici e ambientali, ha ringraziato il parroco per la cura che mostra nelle opere e il popolo che è cosi legato ai suoi Santi. Anche la dottoressa ha indicato la bellezza di alcuni particolari, sviluppando l’ipotesi di una manifattura molisana della scuola di Oratino   di S.Emidio, sia per i movimenti che per la plasticità. Tutto si e concluso con vari domande e l’attesa per la giornata del sabato.

I fuochi pirotecnici, le campane a festa e la banda della città di Chieti fin dal primissimo mattino  del sabato hanno annunciato la festa a tutta la città. Già pronta e in fervida attesa per riportare i Santi Emidio Cosma e Damiano nella loro chiesa, nella chiesa più importante della città.

Nel pomeriggio, nella chiesa di S. Nicola, alla presenza di altri sacerdoti, don Domenico ha benedetto le statue restaurate, e guidato la processione solenne verso la chiesa matrice con il sindaco e le autorità civili e militari. Tanta gente ha portato a spalla le statue, tante persone hanno ammirato la bellezza dei Santi, tanti hanno asciugato le lacrime di commozione per rivedere S. Emidio, S. Cosma e S. Damiano tornare nella loro città. I fuochi hanno annunciato l’uscita delle statue e nel rientrare hanno festeggiato insieme alle campane in modo ancora più forte la gioia di tutti perchè i Santi sono tornati nella loro casa, in attesa della festa ancora più grande del mese di settembre.

Come sempre quando è festa la chiesa madre era gremita di gente per partecipare alla S. Messa solenne, animata dal coro polifonico della parrocchia diretto dal maestro Terracciano.  La dignità liturgica ha mostrato la bellezza delle cose di Dio, ed ha fatto sperimentare la bellezza che, se Dio vorrà, vedremo in Paradiso.

A conclusione della festa don Domenico ha ringraziato ancora una volta tutta i cittadini di Castel di Sangro per la loro generosità e la loro fruttuosa partecipazione alle funzioni religiose.

 

Storia del primo giorno sino all’ultimo.

(di Paolo CUI)

 

Mi chiede di scrivere il Don…una relazione sul restauro delle vostre e se permettete, anche un po’ mie, statue lignee da poco riconsegnate. Se descrivessi i passaggi tecnici credetemi vi annoierebbero…non servirebbero a farvi comprendere se non con sterili formule e liste di strumenti e materiali cosa avviene quando degli esseri umani interagiscono con delle opere d’arte. L’incontro ha sempre del magico…la prima volta che osserviamo l’oggetto da curare…lo tocchiamo…i sensi si acuiscono… si cerca di capire cosa sia avvenuto nei secoli trascorsi tra la realizzazione e il momento dell’incontro. Chi l’ha restaurato e come…dove sono i suoi punti deboli…quali i suoi dolori. Le vostre statue…anche un pò mie…sono state realizzate con cura ed amore alcuni secoli fa da artisti artigiani con grande esperienza e abilità…soprattutto S. Emidio …eseguito da scultore di livello…non ha risparmiato oro ed eleganti soluzioni cromatiche che lo rendono particolarmente interessante.

Tutto era celato però…perchè i tre erano stati ricoperti pesantemente con colori a smalto e porporine che ne causavano una lettura distorta…appannata…sembravano umiliati. I volti cerei sembravano testimoniarne la malattia…la triste cappa di un trucco svilente. Li abbiamo liberati…abbiamo reimperniato gli arti offesi e ricostruito i volumi con tecniche antiche e reversibili….poi abbiamo risarcito il colore solo li dove serviva…con tatto…con delicatezza e oculatezza…infine abbiamo riadeso l’oro fine in foglia e l’argento…e verniciato a protezione tutte le loro superfici….loro belli..noi dopo mesi di lavoro un po’ meno…questo l’ultimo giorno….quello del trasporto…sembrano felici di ritrovarsi a casa quando li spacchettiamo…li vedi li che splendono…e un po ti dispiace salutarli…e andar via.

Vi chiedo scusa per la lunga attesa ma c e voluto tempo…e vi chiedo scusa perché in fondo questo mio scritto una relazione tecnica non è…..è una dichiarazione d’amore piuttosto  che vorrei dedicare a voi e alla mia equipe…Stefania e Fiorenza….che meritano piu di me un grazie…..ciao don.

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